Dopo attenta valutazione, lettura di testi sull’argomento e un periodo di training, ho introdotto nella mia pratica professionale il Laser. Per la precisione il Laser a Diodi. Non voglio annoiare chi legge queste righe divulgative con particolari tecnici. Semplificando si tratta di utilizzare una fonte di energia a scopi terapeutici, di fatto un raggio di luce, di una lunghezza d’onda di 980 nanometri che è fuori dallo spettro del visibile. Ciò significa che siamo nell’infrarosso, e quindi l’occhio umano non è in grado di vedere il fascio luminoso.
Ecco perchè durante l’utilizzo del laser, paziente e operatori devono indossare appositi occhiali di protezione. Tale fascio è carico di energia e potrebbe ledere la cornea di chi guarda nella sua direzione. Il puntatore luminoso rosso serve solo a vedere dove il raggio agisce.
Sono molteplici le applicazioni pratiche del laser a diodi in odontoiatria. In particolare esso ha un effetto cosidetto di Biostimolazione. E’ cioè in grado di accelerare i processi di guarigione dei tessuti del cavo orale. Ha un potente effetto antibatterico, per cui lo si utilizza per disinfettare in modo ineguagliabile le tasche gengivali dei pazienti affetti da malattia parodontale, oppure i canali dei denti devitalizzati infetti. In questi casi non sostituisce le vecchie terapie, ma le migliora in modo significativo.
Le afte, ovvero le noiose ulcerazioni che spesso compaiono sulle mucose del cavo orale, mediante l’applicazione del laser si risolvono splendidamente, nel senso di una immediata scomparsa del dolore, e in pochi giorni, grazie all’effetto biostimolante, scompaiono definitivamente.
Afte e detersione delle tasche spesso non richiedono nemmeno l’anestesia, l’azione del laser è in questi casi del tutto indolore.
Gli ascessi vengono drenati in pochi minuti e decontaminati con sollievo immediato, riduzione dei tempi di guarigione, decontaminazione, spesso rendendo non necessaria l’assunzione di un antibiotico.
L’effetto emostatico della radiazione laser determina un campo operatorio non sanguinante. Anzi, spesso si utilizza il laser per interrompere fastidiosi sanguinamenti gengivali.
Altro vantaggio per me entusiamante è il decorso post operatorio, privo di dolore, gonfiore, unitamente al fatto che spesso ciò fa si che non sia necessario applicare, e di conseguenza rimuovere, una sutura.
Ottima è poi l’azione di SBIANCAMENTO dei denti mediante l’azione di un gel dedicato unitamente al raggio laser.
E’ possibile in un’unica seduta desensibilizzare i colletti dei denti scoperti, annullando in pochi minuti la sensibilità agli stimoli termici.
L’herpes labiale può essere trattato con un’applicazione laser, con notevole sollievo del dolore e accelerazione significativa della guarigione
In conclusione il laser a diodi è un valido ausilio alla terapia, anche nei bambini, molto ben tollerato sia durante il suo utilizzo, e ottimo nel decorso postoperatorio, sia immediato che tardivo. La guarigione, grazie al suddetto effetto biostimolante è davvero più rapida e, consentitemi un termine un pò più forte, spesso spettacolare!